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Siamo tutti legittimati.

In tempi non sospetti, qualche anno fa, sotto un video di una ragazzina che ne bullizzava un'altra, in maniera violenta, trovai una serie di commenti orribili. Adulti e genitori che si scagliavano con pari violenza sulla ragazzina bulla. Fu allora che presi coscienza dei tanti forcaioli, giustizieri, ignoranti e arroganti. O almeno credevo: in realtà ne sottostimai la quantità e la gravità. Le persone ragionevoli, quelle che comprendevano il disagio che c'era nella bulla, non si mostrarono, me compreso, lasciando che il pensiero forcaiolo, giustiziere, ignorante e arrogante, proliferasse. Lasciando che quel seme di violenza crescesse. Lasciando le persone ragionevoli in minoranza. Non che prima non lo fossero, in minoranza, semplicemente la violenza come punizione non era legittimata in maniera così esplicita: un genitore che avesse dichiarato di voler riempire di botte la propria figlia non sarebbe stato socialmente accettato. Un genitore così, probabilmente, avrebbe c
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I Want To Believe

Mi sono ritrovato spesso a riflettere sul condizionamento che alcune peculiarità umane hanno avuto sulla nostra evoluzione. Evoluzione intesa come cambiamento, non necessariamente come crescita. In particolare mi sono chiesto come sarebbe l'essere umano se alcuni parametri fossero stati modificati. Naturalmente non ho una risposta scientifica o precisa, rimango nel campo delle ipotesi, peraltro tutte mie, perciò questa riflessione rimane una speculazione fine a se stessa. Tant'è: provo ad immaginare l'essere umano cieco e con un lessico diverso. Cieco perché la vista è l'inganno più sofisticato, lo schermo più potente, l'illusione più grande e il più grande induttore di preconcetti. Non ci sarebbe soltanto una eguaglianza totale, senza vista, ma con gli altri sensi amplificati, ci sarebbe una conoscenza profonda del prossimo in minor tempo. Accadrebbe quel che succede quando ci leghiamo a delle persone e vediamo la loro sostanza, smettendo di vederle per come

Il prestigio

Ho rivisto per l'ennesima volta il finale di The Prestige, di Nolan. E finalmente ho capito. Non il film, la promessa, la svolta, il prestigio. Ho capito la costruzione architettonica di Nolan. Ho visto la riga fra le righe ed è un prestigio, un inganno, una cosa che sembra un'altra e invece è altro ancora. Nolan, per interpretare Borden, sceglie Batman, l'eroe super, l'eroe artigiano con due personalità, con due persone che vivono vite apparentemente parallele, in realtà interferendo continuamente uno in quella dell'altro. Così da far sembrare Bruce Wayne affetto da bipolarismo e Batman subire l'umanità del filantropo. Per il ruolo di Angier, prende Wolverine, l'altro eroe super che, invece, subisce un trattamento per il quale diventa immortale, i suoi tessuti si rigenerano così in fretta che può addirittura tornare in vita, anche se colpito a morte, e quando ha una missione da compiere la sua caparbietà supera quella del capricorno, un pesce che si tr

Voto a perdere

La turpe campagna elettorale di queste politiche mi ha devastato, ne sono uscito stanco e confuso. Domenica andrò a votare con un senso di nausea e con le gambe molli, complice un prevedibile hangover, dato dalla serata che ho in programma. L'offerta politica non mi convince e trovo difficile vedermi rappresentato da un simbolo, un partito, un movimento, una persona. O almeno è il tormentone di queste elezioni quando si ribalta lo scenario e lo si guarda dal punto di vista degli elettori. Che sia vero è un altro discorso. Così butto un germoglio per una riflessione, parziale, soggettiva, che andrebbe approfondita in maniera più ampia, ribaltando, come dicevo, lo scenario e analizzando gli elettori. Ogni Elettore deciderà di fare ciò che vuole del suo voto ma ascoltandoli in tivvi, leggendoli nei social, parlandoci di persona, considerando Elettori anche quelli che per un motivo o per l'altro non eserciteranno il loro diritto, mi convinco che, nella sostanza, nessuno pen

L'effetto paradosso della supposta 172

In medicina  con effetto paradosso si intende la produzione, da parte di un principio attivo, di effetti indesiderati e opposti rispetto a quelli previsti o anche diversi a quelli ottenuti alla prima assunzione del principio. Parafrasando, la legge 172 ha creato un effetto paradosso. Mi riferisco alla fatturazione ogni quattro settimane per la telefonia mobile, linee internet e p ay tv: con la 172 si è tornati ad emettere le fatture mensilmente ma c'è stato anche l'adeguamento del costo. Ovvero paghiamo quell'8.6% in più comunque. Il 6 gennaio il Post parlava di  questo senza però ancora sapere come si stavano organizzando per mettercelo nel culo anche con le nuove proposte. Probabilmente lo sapete già, ma ve lo dico lo stesso, perché ho voglia di farlo. 24 giorni dopo, il 30 gennaio 2018, mi è capitato di passare in una piazza che potrei chiamare mobilville o mobiltown o little mobile, data la concentrazione di negozi che spacciano contratti telefonici e conness

Scherza sul lavoro, non con il lavoro

Potrei riscrivere il post precedente cambiando i soggetti. Indignazione, orrore, boicottaggio. Mondo in subbuglio, rivolte popolari. Questa volta per delle foto scattate da alcune dipendenti  Carrefour Italia  all'interno del punto vendita. Foto che le ritraggono mentre tengono in braccio una carcassa di agnello col ciuccio. Foto di pessimo gusto, che denotano poca osservanza delle regole sull'igiene e che meritano un richiamo alle dipendenti, fosse solo per una questione di immagine. Ora però mi sembra che la situazione vi stia sfuggendo di mano: hashtag boicotta Carrefour, hashtag licenziatele, hashtag stocazzo. Ci sono elementi che non prendete in considerazione, sopraffatti dallo sdegno, chiedendo la testa delle due disgraziate e di tutti i manager della catena francese. Uno degli elementi è che avete a che fare con delle macellaie. Sembra banale ma non lo è. Ho lavorato nella ristorazione per quindici anni e quello che mangiate al ristorante è preparato da una b

Mondo Lupo

Sono di sinistra, credo. Quantomeno ho una attitudine alla democrazia, che non so quanto mi aiuti in questo mondo di lupi. Non voglio dire che a destra non siano democratici. Se non si va nell'extra politica, nell'estremismo, dove gli estremi si toccano, più o meno siamo tutti democratici. Poi è vero: questo Paese ha vissuto una dittatura di destra mentre non è vero il contrario. Anzi dubito che ci siano stati dei veri comunisti in Italia. Ma sto divagando con una premessa d'obbligo per spazzare via ogni strumentalizzazione o ogni etichetta politica su quello che andrò a dire. Spesso mettiamo alla nostra intolleranza o alla nostra avversità la maschera dell'indignazione. Lo spunto me lo da il caso  Arcaplanet , ormai di qualche giorno fa, che ha ospitato nei propri locali l'associazione animalista  I lupi danno la zampa , accusati di nascondere il vero animo politico di estrazione fascista dietro la facciata animalista. Un evento che ha sollevato l'indignaz